IL NERO SEME SUL BIANCO CAMPO - Documenti per lo studio del paesaggio agrario e la storia dell’alimentazione dell’Alta Murgia


Presentazione dei Quaderni 2008-2009
29 dicembre 2011 ore 18,30 – Chiesa di S. Domenico in Altamura

Il paesaggio agrario, «quella forma che l’uomo, nel corso e ai fini delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente imprime al paesaggio naturale», risultato di quella azione che da millenni modella lo scenario naturale rendendolo più idoneo alle esigenze vitali umane e la produzione del cibo, scopo primario di queste trasformazioni, costituiscono due ambiti tematici di grande interesse e attualità dal punto di vista economico, culturale e ambientale.
I luoghi, i segni, le cose che lentamente si sono stratificate nel tempo a costituire la nostra memoria e la nostra essenza di uomini, subiscono oggi le scriteriate aggressioni della folle inciviltà contemporanea, secondo cui il bene comune può impunemente essere devastato per il profitto di pochi a danno della nostra memoria storica, della qualità della nostra vita presente, dei diritti delle future generazioni. Questa forza onnivora agisce anche sul patrimonio immateriale, cancellando tra l’altro le nostre tradizioni alimentari e le relative tecniche di produzione e trasformazione.
Studi sociali, di antropologia culturale, di economia, nonché la storia della gestione del potere e delle varie magistrature e istituzioni preposte al governo del territorio e all’organizzazione delle strutture alimentari, si intrecciano nel campo del paesaggio agrario e della storia dell’alimentazione, fornendo spunti, materiali di discussione, approfondimenti che inducono a riflettere sulla necessità di tutela del paesaggio, del patrimonio culturale, dello spazio in cui viviamo e sul diritto fondamentale ad un’alimentazione adeguata per qualità e quantità.
Questa iniziativa editoriale, legata agli incontri che si svolgono con cadenza annuale nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata mondiale dell’alimentazione a cura delle associazioni Proloco e Archeoclub di Altamura in collaborazione con le Soprintendenze Archivistica e Archeologica per la Puglia, con il contributo di “I luoghi di Pitti – Masseria S. Giovanni”, intende offrire un’occasione di riflessione, stimolare l’attenzione, sollecitare e favorire l’elaborazione di studi specifici o nuove sintesi intorno ai temi individuati, dalla Preistoria ai giorni nostri, con uno sguardo particolare all’area delle Murge interne, un ambito territoriale forse un po’ marginale rispetto al dispiegarsi delle indagini storiche e archeologiche, senza preclusioni tuttavia per eventuali sconfinamenti e aperture di orizzonte.


Quaderno 1/2008

Il paesaggio agrario della Puglia centro-settentrionale attraverso le fonti della Dogana delle pecore di Puglia (Maria C. Nardella)
Il sistema della transumanza storica e la magistratura della Dogana delle pecore di Puglia, secondo l’organizzazione imposta da Alfonso i di Aragona nel 1447, sono descritti in una sintesi che offre anche approfondimenti particolari sulle ‘locazioni’ di Terra di Bari. Speciali privilegi potevano riguardare alcuni enti ecclesiastici, baroni, comunità e tra queste l’Università di Altamura, il cui territorio risulta descritto nella documentazione degli archivi della Dogana, da cui sono tratte notizie inedite di grande interesse.
Evoluzione e stabilizzazione del paesaggio agrario in Terra di Bari (Giuseppe Dibenedetto)
Il paesaggio agrario di Terra di Bari caratterizzato dagli insediamenti agricolo-pastorali delle masserie viene descritto nella sua complessità e varietà, cogliendo l’evoluzione nel tempo delle strutture produttive e insediative e la specializzazione di queste secondo le opportunità e necessità dei contesti. La descrizione coglie gli aspetti generali e spiega le risposte particolari nelle diverse condizioni storiche e ambientali.
Uomini e donne del pane ad Altamura: storia, tradizioni, innovazioni (Damiana Santoro)
Si propone per la prima volta un ampio e dettagliato studio diacronico e sincronico relativo alla storia dei fornai e dei panettieri di Altamura, raccontata attraverso le fonti d’archivio dal xiii al xix secolo, su cui si innestano le testimonianze orali, in un flusso pressoché ininterrotto del racconto. Emergono i collegamenti di prassi e consuetudini con norme e regolamenti statuiti in passato, aspetti sconosciuti dell’attività della panificazione connessi all’organizzazione delle masserie, analisi sul prevalere, l’affermarsi, il protrarsi di usi inveterati, immanenti nell’attualità della tradizione del pane.





Quaderno 2/2009

Paesaggi agrari e mercati alimentari: appunti su Terra di Bari nel primo Ottocento (Biagio Salvemini)
Riflessioni sul rapporto tra paesaggio agrario e alimentazione, cultura del cibo e circolazione di merci con conseguenti contaminazioni culturali, movimenti e stasi nella parabola dell’evoluzione e della storia dell’uomo. Il caso dei mercati alimentari in Terra di Bari nel primo Ottocento si offre come occasione per smitizzare “l’interpretazione corriva” del concetto di cucina regionale e comprendere la dimensione culturale dell’alimentazione del passato, nella sua semplicità e nella complessità sociale, culturale, conflittuale.
La fiera di S. Marco in Altamura (Maria C. Nardella)
La vivacità economica e commerciale della città di Altamura faceva perno intorno alle due fiere che vi si svolgevano il 25 aprile e il 5 agosto. Documenti inediti soccorrono a comprendere le dinamiche sottese alla regolare celebrazione di queste e al conseguimento del massimo vantaggio per le comunità locali, spesso indotte a forzare le leggi, in continua competizione tra loro; in primo piano l’eterno conflitto tra le due città di Altamura e Gravina con le rispettive fiere di S. Marco e di S. Giorgio.
Il comprensorio di Iésce: millenni di storia tra Puglia e Lucania (Damiana Santoro)
La maggior parte degli abitanti della Murgia interna identifica con la denominazione di Iésce la monumentale costruzione rurale fortificata nel territorio di Altamura, ma il toponimo dovette in passato indicare un’area più estesa, corrispondente alla successione di colline di Murgia Catena. Prendendo in considerazione i frammentari elementi disponibili e gli studi pubblicati, si offre una breve sintesi dei dati, nella prospettiva di una più articolata elaborazione e una più approfondita analisi di dati archeologici e documenti d’archivio, volti a chiarire la storia di un comprensorio che rappresenta un interessante esempio di continuità insediativa dal Neolitico ai tempi recenti.
Locuste. Processi e monitori ad Altamura e Gravina (xvi-xvii secolo) (Fedele Raguso)
Epidemie, carestie, calamità naturali che insidiavano l’instabile equilibrio della sopravvivenza quotidiana sono testimoniati per il passato dalle fonti d’archivio. Attraverso documenti inediti si offre uno spaccato della vita delle comunità di Altamura e Gravina, impegnate a difendersi con vari metodi dal flagello delle invasioni di animali vari e in particolare delle locuste, anche attraverso singolari processi intentati contro le “bestie delinquenti” miranti a tranquillizzare la popolazione o piuttosto mantenere in condizione di subalternità le classi contadine, “colpevoli” e perciò meritevoli della punizione divina.

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